LA SCUOLA ATTIVA IN EUROPA (pedagogia)
EDOUARD CLAPARÈDE: l’educazione “funzionale”
Vita e opere
Nasce a Ginevra nel 1873
si orienta verso gli studi di medicina → laurea 1897
nel frattempo spinto dal cugino Theodore Flournoy si avvicina alle ricerche psicologiche
→ in qualità di medico-psicologo si orienta verso i ragazzi disabili.
1908 → inizia a insegnare Psicologia sperimentale all'università di Ginevra
1912 → incaricato dal municipio di Ginevra di istituire un iniziativa per migliorare la formazione degli insegnanti: insieme a Pierre Bovet fondò l'Institut Jean-Jacques Rousseau.
Muore a Ginevra nel 1940.
L'institut Jean-Jacques Rousseau → centro di elaborazione e diffusione della nuova educazione.
Al quale parteciparono:
- Piaget (psicologo) → si occupò del campo della psicologia infantile
Robert Dottrens (pedagogista) → individualizzazione dell’insegnamento.
L’istituto diffuse una voglia di innovazione sul piano dell’organizzazione pedagogica.
L’importanza della preparazione dei docenti
I suoi primi saggi importanti: “Psicologia del fanciullo” e “pedagogia sperimentale”
→ sosteneva che l’azione educativa dipendeva dalla preparazione PSICOLOGICA degli insegnanti, che permettesse di sviluppare uno “spirito scientifico”
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gli insegnanti attraverso l’osservazione e la sperimentazione di nuove pratiche educative dovevano migliorare la loro professione
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Claparède oppone così all’educazione tradizionale
la PSICOLOGIA SPERIMENTALE
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La scuola individualizzata
Secondo Claparède, come spiega nel suo saggio “La scuola su misura”, l’apprendimento e quindi l’insegnamento richiedono un organizzazione funzionale e misurata sul soggetto dell’apprendimento.
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Una pedagogia INDIVIDUALIZZATA, predisposta e cucita su ogni singolo soggetto che presenta caratteristiche sempre diverse dall’altro.
→ questo doveva avvenire in strutture adatte = propone un assetto scolastico più flessibile:
classi mobili
classi e sezioni parallele
discipline opzionali
materiali autocorrettivi
⇨ “L’educazione funzionale” = ovvero quella pratica educativa che prende il bisogno del bambino come leva dell'attività didattica.
→ la scuola deve quindi rispettare i ritmi di sviluppo di ciascun allievo, senza “bruciare delle tappe”
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in poche parole la scuola deve essere attiva più un laboratorio che un uditorio
Le tre leggi
Claparède individua tre legge fondamentali per l’organizzazione di un apprendimento funzionale:
la legge del bisogno → l'attività mentale e sempre stimolata da un bisogno
legge dell’interesse momentaneo → agiamo seguendo il nostro interesse più forte
legge di tatonnement → quando la situazione è nuova si applica il “tatonnement”, (= andare a tentoni) ovvero i continui tentativi seguiti da errori, fino al raggiungimento di un nuovo equilibrio.
→ seguendo queste tre leggi il maestro doveva, quindi, assecondare le esigenze naturali dei bambini.
La proposta educativa
Claparède propone, quindi, una pedagogia sperimentale rivolta alla valorizzazione dello sviluppo naturale dell’intelligenza umana
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ossia quegli studi e quelle ricerche pedagogiche che, legandosi indissolubilmente alla psicologia, promuovono la capacità AUTONOMA e SOGGETTIVA di apprendere.
MARIA MONTESSORI: l’educazione a misura di bambino
Vita e opere
Nasce a Chiaravalle (Ancona) il 31 agosto 1870.
Laurea 1896: medicina, Roma
→ entra nella Clinica psichiatrica come assistente e cominciò a occuparsi del recupero intellettivo dei soggetti “anormali”
Spostamento dei suoi interessi nell’ambito dell’educazione → rinnova le sue basi culturali:
laurea in filosofia
acquisisce la libera docenza in antropologia
1907: incaricata di aprire e dirigere una serie di scuole infantili: CASE DEI BAMBINI
→ in breve queste “case” si moltiplicarono in Italia e all’estero, ma con l’affermarsi del neorealismo e del fascismo, la studiosa e il suo metodo subirono un progressivo isolamento.
Volontario esilio: Spagna, Inghilterra e infine in INDIA → formazione degli insegnanti e apertura di numerose scuole.
Nel dopoguerra: torna in Europa → numerosi riconoscimenti e periodo in cui scrive le sue opere, che formano il suo testamento pedagogico.
Morì nel 1952 in Olanda.
La vita psichica del bambino
“La mente del bambino. Mente assorbente” → in questo scritto analizza la vita mentale del bambino, che e appunto assorbente, capace di una straordinaria capacità di assimilazione → stimolata da pratica e attività mentale:
creatività
fantasia
gioco
→ bisogna quindi applicare una pedagogia che stimola le ESPERIENZE REALI, basata sul triangolo: bambino - ambiente - insegnante
AMBIENTE: creare un ambiente a misura del bambino
La Montessori prevede un luogo educativo a misura di bambino:
ogni elemento può essere spostato e maneggiato;
il materiale didattico ha la funzione di stimolare i sensi del bambino.
→ oggetti e mobili non appartengono ai maestri ma agli allievi
BAMBINO: puntare all’autoeducazione
Il bambino deve essere posto nella situazione di svolgere liberamente le proprie attività
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