PENSIERO FEMMINILE E MODELLI EDUCATIVI (pedagogia)

PENSIERO FEMMINILE E MODELLI EDUCATIVI


 A partire dalla fine dell'800 e nel 900, si verificano notevoli cambiamenti nei rapporti tra sessi. Si diffonde l'ideale di uguaglianza intellettuale tra maschi e femmine (→ solo gruppi molto ristretti, più intellettuali) 
l'avanzare dell'industrializzazione contribuì in maniere determinante a generare un atteggiamento nuove nei confronti della presenza pubblica delle donne. 

Alla fine dell'800 si organizzò in Inghilterra il primo movimento di emancipazione femminile: MOVIMENTO SUFFRAGGISTA per l'eguaglianza dei diritti POLITICI e di SUFFRAGIO


Conquistarono il diritto dei voti grazie al riconoscimento dei diritti femminili e al contributo decisivo delle donne durante la Prima Guerra Mondiale ( → esse seppero rimpiazzare gli uomini) 

Gli studiosi avvertono comunque che questa nuova immagine femminile vale solo per alcune parti della popolazione, donne bianche, giovani e di classe media. 
donne dei ceti popolari e di altre etnie continuarono a vivere in maniera tradizionale. 

Le principali conseguenze delle lotte femministe si ebbero nel campo della politica ( → 1946 Italia 
diritto al voto) e nel campo del diritto di famiglia (→ leggi sull'aborto e sul divorzio). 

Ci fu una rivendicazione di una più ampia secolarizzazione delle bambine, l'apertura delle scuole professionali specifiche, l'accesso a corsi universitari, servizi per la prima infanzia e la preparazione delle donne alla maternità. 

Alcune figure del movimento femminista hanno inoltre avuto anche un ruolo importante nella pedagogia: 

- MARIA MONTESSORI  ELLEN KEY

Attiva promotrice del diritto delle donne al voto e prese parte alla vita associativa delle organizzazioni femminili italiane. 
Fu una delle prime donne laureate in medicina nel nostro Paese e tra le prime a intraprendere la carriera della ricerca scientifica.

- ELLEN KEY

Key sottolinea che la società occidentale, per progredire, avrebbe dovuto trasformare le pratiche educative in senso libertario, mettendo al centro il bambino e la sua crescita, le sue peculiarità e i suoi diritti.
Key si dedicò alle studio dei problemi intimi della vita: la famiglia legale o naturale, il fanciullo e l'amore. 
Ellen Key fu anche tra le prime a sostenere il diritto delle donne al lavoro e ad anteporre la realizzazione nel lavoro alla vita domestica.


Le due studiose associarono ai comuni ideali femministi una concezione dell'infanzia incentrata sui diritti dei bambini.

Il femminismo non è un insieme di movimenti univoci dal punto di vista culturale, politico ed ideologico.

La filosofa tedesca Edith Stein analizzò antropologicamente l'identità della donna e ne ricavava la giustificazione di un ruolo di grande importanza nella famiglia e nella società in spirito di collaborazione e complementarità con l'uomo: obiettivo raggiungibile mediante l'EMPATIA. 

Il  movimento femminista si è sviluppato sotto l'influenza di pensatrici statunitensi, particolarmente l'opera di Betty Friedan "The Feminie Mystique" divenuta fondamentale nella lotta delle donne nel periodo di contestazione giovanili. 

Simone de Beauvoir (filosofa francese, 1908-1986) nell'opera "Il secondo sesso", sostiene per la prima volta che le peculiarità sessuali sarebbero frutto principalmente di condizionamenti culturali. 

Una celebri figure femminili della cultura novecentesca, Hannah Arendt (1906-1975), pensatrice tedesca di origine ebraica, nel suo saggio "La crisi dell'istruzione" nel quale si chiedeva perché negli Stati Uniti vi fossero bambini di otto anni ancora incapaci di leggere e scrivere (→ conclusione: problemi dell'educazione derivati da errori pedagogici nel riconoscimento sociale di una troppo precoce autonomia dei giovani)

Carol Gilligan e l'etica «al femminile: 

 La rivendicazione della parità si trasformò per una parte del movimento femminista nella ricerca di una specificità femminile sul piano intellettuale, culturale e morale. 


Carol Gilligan (1936) scrisse l'opera "Con voce di donna", dove sostiene che l'approccio delle donne alle scelte e ai dilemmi di carattere etico è profondamente diverso da quello maschile.

La crisi della famiglia e l'educazione dei figli: Françoise Dolto

 Il femminismo ha dovuto fare i conti anche con le sfide e le crisi della società contemporanea, soprattutto con quella della famiglia e dei ruoli parentali. Françoise Dolto si concentrò sulla crisi tra coniugi, genitori e figli. 
importanti contributi sul tema della affidamento dei figli nei casi di separazione.


Nel Noddings e la cura dell'altro:

La statunitense Nel Noddings: partendo da una personale rielaborazione di temi deweyani: in particolare, la democrazia come ideale etico e non solo come forma di governo, e il ruolo dell'educazione per il consolidamento e la crescita della società democratica.


Il suo pensiero è incentrato sul concetto di "cura", intesa come quella capacità e propensione a prendersi carico di altri esseri umani, che Noddings riconosce come peculiare della donna e fondamentale per tutta la società. L'educazione stessa andrebbe orientata a sviluppare questa potenzialità dell'essere umano. 

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