ANTONIO ROSMINI E L’EDUCAZIONE DELLA PERSONA (pedagogia)
ANTONIO ROSMINI E L’EDUCAZIONE DELLA PERSONA
La tradizione cattolico-liberale → quelle persone di chiesa che ammettono la possibilità “liberale” della persona in senso di
diritto decisionale del fedele
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Mazzini cura una ferita aperta tra “trono e altare”
Vita e opere
Nato: 1797 a Rovereto
Nominato sacerdote si fa subito notare nei suoi scritti per l’ampiezza della sua formazione culturale.
1828 Domodossola → da vita all’istituto per la Carita: ordine religioso dedito all’educazione
→ dopo qualche anno:congregazione femminile
1848 → compito: preparare la causa dell'unità d’Italia = messa in dubbio della sua ortodossia e del suo pensiero filosofico.
→ cercò di convincere papa Pio IX che la causa dell'unità d'Italia non era in contraddizione con
il carattere spirituale dello Stato della Chiesa, e che la soluzione federale avrebbe favorito un lento
disimpegno del Papato dal potere temporale, a vantaggio della missione di guida religiosa.
potere templare = l'attività militare, la coltivazione delle terre, la gestione di sistemi economici e finanziari.
Il valore della persona
La missione di Rosmini di quella di porre al centro della sua concezione filosofica l’uomo, contro il naturalismo e l’idealismo → concezioni moderne che presumevano di poter fare a meno di Dio.
→ per Rosmini l’uomo a immagine di Dio è un valore intrinseco
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dimensione trascendente dell'antropologia cristiana: invitò a una riorganizzazione organica del sapere, al cui centro pose la persona umana e il fondamentale interrogativo intorno al suo essere.
Intelligenza, sentimento, volontà → tre parti formano una "perfetta unità".
Volontà → facoltà decisiva in quanto decide della "bontà della vita".
→ Nel perfezionamento della volontà, si perfeziona tutto l'uomo; educandolo sul piano morale, lo si
educa in prospettiva integrale.
Educazione come diritto “inalienabile”
Conseguenze:
1. Conseguenza di carattere religioso
→ la centralità assegnata alla persona implica che la fede e la Chiesa non potessero più essere poste al servizio del potere
2. La seconda conseguenza era di carattere politico
→ l'educazione e l'istruzione erano necessità non solo giustificate dalla modernità borghese o dalle
contingenze economiche, ma si radicavano nella dignità stessa della persona → perfezionamento = diritto inalienabile della persona
3. La terza conseguenza, di ordine pedagogico
→ educazione diffusa anche tra il popolo in nome dell'uguaglianza sostanziale
in tal modo la formazione della persona diventava più importante alla formazione del cittadino
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diritti educativi rientrano fra i diritti naturali e quindi sono indipendenti dalle Costituzioni civili e dalle
scelte politiche.
4. Infine, la quarta conseguenza era di natura didattica
→ la mente umana non era una tabula rasa come pretendevano i sensisti
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Rosmini enunciò il principio della gradazione → cioè del concatenamento delle conoscenze a partire da quelle elementari: per facilitare, incrementare e sostenere i processi di scolarizzazione dei ceti popolari.
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